CHAMPAGNE: quali vitigni?

Lo Champagne nasce dall’assemblaggio di tre possibili vitigni: Chardonnay (unico a bacca bianca), Pinot Noir e Pinot Meunier (entrambi a bacca nera).

Ma è sempre così? In realtà no. I vitigni che possono essere utilizzati sono ben sette. Oltre ai 3 principali sopra citati, si possono avere anche quattro varietà ormai diventate rare: Pinot Blanc, Pinot Gris, Petit Meslier e Arbane.

Se guardiamo la superficie vitata per tipologia, si capisce quanto i primi tre vitigni la facciano da padrone: Chardonnay (30%) – Pinot Noir (37,9%) – Pinot Meunier (31,8%). Quindi gli altri quattro rappresentano solo lo 0,3% della superficie vitata. Un’inezia. Questo il motivo per cui vengono sempre “dimenticati”. Ma ci sono produttori che li utilizzano per assemblare champagne rari come Les 7 di Laherte Frères (prima o poi ci faccio un pensierino e lo aggiungo come chicca alla mia cantina).

Ma torniamo ai tre principali vitigni per comprenderne qualche caratteristica:

  • Chardonnay: vitigno presente prevalentemente nella Côte des blancs. I vini a base Chardonnay sono caratterizzati da aromi delicati, note floreali, agrumi, e talvolta sono minerali. A lenta evoluzione, è l’uva ideale per l’invecchiamento dei vini.
  • Pinot Noir: perfetto su terreni calcarei e freschi, è il vitigno dominante della Montagne de Reims e della Côte des Bar. I vini risultanti si distinguono per gli aromi di frutta rossa e una struttura marcata e uniscono corpo e potenza.
  • Pinot Meunier: vitigno vigoroso è particolarmente adatto a terreni più argillosi, come quelli della valle della Marna; adatto a condizioni climatiche rigide. I vini risultanti sono morbidi e fruttati.

Infine dal colore della bacca possiamo facilmente dedurre che gli Champagne Blancs de Blancs sono ottenuti utilizzando solo Chardonnay (unico a bacca bianca); come detto otteniamo Champagne fini e freschi, ottimi per l’aperitivo e per accompagnare piatti a base di pesce e carni bianche.

Utilizzando invece Pinot Noir e/o Pinot Meunier, vinificati ovviamente in bianco, si ottiene lo Champagne Blancs de Noirs. Si ottengono Champagne un po’ più forti, con note speziate e frutta rossa. Vanno bene sia per l’aperitivo sia per accompagnare tutto il pasto.

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